L'Italia sta vivendo una delle peggiori tragedie degli ultimi anni. Non possiamo che esprimere la nostra vicinanza ideale a tutti i malati ed ai sanitari che ogni giorno sono sul campo a combattere il Coronavirus.
Quelli che stiamo vivendo ed ancor più quelli che verranno sono giorni difficili anche per le attività economiche, siano esse grandi società, che piccole imprese od attività professionali. Le vostre realtà, dalle più piccole alle più grandi, sono veri e propri organismi viventi e come tali anche loro hanno bisogno che vengano messe in atto delle adeguate e tempestive contromisure in questo periodo d'emergenza. Purtroppo non esistono formule magiche o ricette che vadano bene per tutti, dipende dalla struttura, dalle dimensioni, dai settori in cui ciascuna opera. Di certo non riflettere su quello che sta accadendo, sulle conseguenze e sulle contromisure da adottare non porterà alcun beneficio, anzi.
Ogni professionista, imprenditore ed amministratore di società deve porsi il problema di come affrontare le prossime settimane, i prossimi mesi: mettersi a tavolino approfittando del rallentamento operativo, per studiare e programmare. Necessita una valutazione dei rischi aziendali prevedendo delle possibili soluzioni in ogni ambito, per poi arrivare ad avere le idee ben chiare (e/o a redigere un'analisi dinamica aggiornata) almeno con riguardo ai seguenti punti: forza lavoro; settore produttivo ed approvvigionamenti, settore commerciale-vendite e finanza aziendale.
Per i Clienti dello studio è stata predisposta una completa e dettagliata circolare informativa disponibile nell'area riservata. Abbiamo però deciso di riportarne i contenuti completi anche qui, ad uso di altri operatori economici non clienti, che ne potranno trarre comunque beneficio, al fine di sostenerli, nel nostro piccolo, in questo momento di emergenza.
Sul lato produttivo:
Sul lato vendite:
Sul lato forza lavoro:
Sul lato finanza aziendale:
l’attenzione dovrà essere posta in particolar modo alla disponibilità di liquidità per sostenere l’attività ed allora le riflessioni potranno concentrarsi sui seguenti punti.
Analizzate le esposizioni bancarie attuali, gli affidamenti in essere e le rate di mutui e finanziamenti in scadenza. Valutate l’opportunità di contattare le banche in modo trasparente per trovare soluzioni di allargamento dei fidi disponibili e/o negoziare una moratoria o comunque un periodo di elasticità nei rientri. Moratorie potrebbero anche coinvolgere i leasing in essere. In tutti i casi è necessario approcciarsi in modo serio ed aperto, avendo pronti da presentare piani formalizzati di ripartenza del business con evidenza delle capacità di restituzione di prestiti ed eventuali garanzie disponibili;
Valutate di utilizzare ancor più a fondo il Vs. magazzino, rimandando gli acquisti di materiali non estremamente necessari. Una politica di scorte ampie porta ad immobilizzare liquidità, mentre il loro utilizzo genera liquidità. Valutate anche eventuali azioni di liquidazione straordinaria dello stock e/o di merci fuori collezione od a lentissimo rigiro;
Valutate le esposizioni con i clienti e negoziate con loro condizioni per Voi più favorevoli. Alcuni settori potrebbero risentire meno della crisi e comprendere le Vs. richieste.
Sempre a proposito di clienti procedete ad un accurato esame degli incassi scaduti e non avvenuti e battete a tappeto con azioni di sollecito;
Analizzate le scadenze nei pagamenti dei fornitori ed eventualmente rinegoziate con loro tali termini;
Valutate accuratamente se dar seguito, proprio in questo periodo, ad investimenti importanti o se non sia meglio spostarli più in là. Nel caso fosse necessario procedere con investimenti, valutate con cura le relative forme di finanziamento ipotizzando anche periodi di pre-ammortamento (cioè periodi iniziali nei quali la quota capitale dei debiti non viene ripagata, ma solo gli interessi);
Seppur a breve dovrebbero essere disposte misure agevolative per il rinvio di versamenti fiscali, contributivi ed assicurativi, valutate eventualmente con noi le conseguenze di posticipare i pagamenti di imposte e tasse. Alle volte anche il rinvio per brevi periodi dei pagamenti fiscali equivale ad una forma di finanziamento. La correzione spontanea (ravvedimento operoso) potrebbe non avere eccessivi costi, soprattutto quando eseguita entro periodi brevi.
Altre note ed opportunità:
Tutti dovranno confrontarsi con possibili perdite su crediti. E' dunque necessario predisporre uno screening accurato dei crediti e ragionare anche sui ricavi prospettici di quando le attività potranno riprendere a pieno ritmo.
Gli imprenditori ed i professionisti dovranno anche coordinarsi con i loro commercialisti e consulenti per verificare tutte le possibilità concesse dallo Stato per procrastinare i versamenti fiscali e contributivi, per ottenere crediti d'imposta e per poter approfittare di ogni altro contributo, agevolazione fiscale e contributiva possibile, tra quelle che sicuramente il Governo metterà a punto per aiutare le categorie produttive.
Saranno poi sicuramente predisposte dalle banche, anche stimolate da provvedimenti sovranazionali (BCE, UE ecc.), nuove forme di finanziamento a tassi probabilmente molto agevolati ed altre provvidenze bancarie. E' pertanto necessario predisporre e mantenere un rapporto di costante aggiornamento con i propri istituti di credito.
Più che mai ci sentiamo al Vostro fianco e a Vostra disposizione. Contattateci con fiducia, sapremo assistervi ed affiancarvi nelle riflessioni e nella pianificazione delle azioni da intraprendere.