DONAZIONI CORONAVIRUS: benefici fiscali super per i benefattori

Le si chiami come si vuole, ma le erogazioni liberali, le donazioni, i contributi, le liberalità in denaro od in natura effettuate in occasione di questa pandemia di Coronavirus (Covid-19), stanno dimostrando la vicinanza della popolazione e delle imprese Italiane alla lotta che i sanitari eroicamente compiono ogni giorno in corsia, ed hanno anche trovato un più ampio incentivo fiscale nell’art. 66 del Decreto Legge n. 18/2020 (c.d. Decreto “Cura Italia”). Con questa ultima disposizione sono state infatti potenziate le possibilità di detrazione / deduzione fiscali di quanto donato per questa nobile causa.

Tipologia:

Erogazioni liberali in denaro e/o natura finalizzate a finanziare gli interventi in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19.

Soggetti beneficiari (donanti):

Possono beneficiare dell’agevolazione fiscale:

• Persone fisiche
• Enti non commerciali
• Imprese e società (i titolari di redditi d’impresa).

Destinatari delle donazioni:

I destinatari possono essere:

• Stato;
• Regioni;
• Enti locali;
• Enti e istituzioni pubbliche;
• Fondazioni e Associazioni legalmente riconosciute senza scopo di lucro.

Periodo di riferimento:

Erogazioni liberali effettuate nel 2020.

Agevolazione:

Per le persone fisiche e gli enti non commerciali viene riconosciuta una detrazione dall’imposta sul reddito del 30% dell’importo delle erogazioni in denaro o del valore di quelle in natura fino ad un massimo di euro 30.000.

Per imprese e società sono deducibili dal reddito d'impresa, ai fini delle relative imposte (anche ai fini Irap). I beni donati (erogazioni in natura) non si considerano destinati a finalità estranee all'esercizio dell'impresa ai sensi degli articoli 53, comma 2, e 54, comma 1, lettera d), del TUIR. Non sono inoltre soggetti all'imposta sulle donazioni.

Questa disciplina si affianca alle tradizionali agevolazioni già esistenti nel nostro ordinamento tributario.

Modalità:

Per le erogazioni liberali in denaro si dovrà provvedere esclusivamente con trasferimenti tracciabili (ad esempio con carta di credito o debito, assegni, bonifici e similari).

Nel caso di donazioni in natura (beni) sono previste apposite procedure sia per certificare quanto donato, sia per attribuirgli un valore corretto, sia per certificare da parte del ricevente l’avvenuto ricevimento e l’impegno a utilizzare direttamente i beni per lo svolgimento degli interventi in materia di contenimento e gestione dell’emergenza Coronavirus.