Il Consiglio dell'Unione Europea, con propria decisione (Ue) n. 2018/593 di pochissimi giorni fa, ha autorizzato l'Italia a derogare alle disposizioni comunitarie in tema di Iva, consentendo l'introduzione dell'obbligo della fatturazione elettronica tra privati, a partire dal 01/01/2019.
Il sistema di fatturazione elettronica obbligatoria, recentemente introdotto e di prossima applicazione, è generalizzato per i soggetti Iva diversi da quelli che applicano il regime delle piccole imprese (minimi, forfettari).
La richiesta di autorizzazione alla UE da parte dell'Italia si è resa necessaria per essere autorizzata a derogare alle regole comuni in materia di imposta sul valore aggiunto, che attualmente darebbero pari dignità e legittimità alle fatture elettroniche e cartacee, al fine di impedire l'utilizzo in Italia di queste ultime.
La motivazione addotta dalle nostre autorità è stata quella di quella di aumentare la capacità dell’amministrazione finanziaria di prevenire e contrastare l’evasione e le frodi Iva, a incentivando l’adempimento spontaneo, a semplificare ulteriormente gli adempimenti, a rendere più efficiente la riscossione.
L'Italia ha sottolineato, nello specifico, la capacità del sistema di gestione centralizzata dell'interscambio (SDI) delle fatture elettroniche di porre l'amministrazione finanziaria in grado di acquisire in tempo reale le informazioni contenute nelle fatture emesse e ricevute dagli operatori economici, offrendo così la possibilità di effettuare controlli e verifiche automatiche e tempestive della corrispondenza tra l’Iva dichiarata e versata e le fatture emesse e ricevute.
Le disposizioni della Legge di Bilancio 2018
Con la manovra di fine anno (L. n. 205/2017) è stato previsto che, a partire dal 01/01/2019, per le operazioni tra soggetti residenti, stabiliti o identificati nel territorio dello Stato ed inerenti cessioni di beni e le prestazioni di servizi e per le relative variazioni in aumento o diminuzione, siano emesse esclusivamente fatture elettroniche utilizzando il Sistema di Interscambio SDI messo a disposizione dall'Agenzia delle Entrate.
Dal 1° gennaio 2019 è anche eliminato l’obbligo di invio telematico del cosiddetto "spesometro" relativo ai dati delle fatture emesse e ricevute.
Restano esclusi dall’obbligo della fatturazione elettronica, e quindi potranno continuare ad emettere fatture cartacee, i contribuenti che applicano il regime forfetario (art. 1, c. 54-89, L. n. 190/2014) o il regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità (art. 27, c. 1-2, D.L. n. 98/2011) .
Le nuove regole di fatturazione prevedono anche sanzioni in caso di omessa emissione in formato elettronico, parametrate dal 90 al 180% dell’imposta, con un minimo di 500 euro oppure in misura fissa, da 250 a 2.000 euro, quando la violazione non incida sulla liquidazione dell'Iva (es. fattura esente Iva).
Inoltre per alcune categorie merceologiche l'obbligo è introdotto in anticipo dal 01/07/2018 (cessioni carburanti destinati /a motori e prestazioni rese da soggetti subappaltatori e subcontraenti della filiera delle imprese).