Il Consiglio dei Ministri, nella riunione di ieri 04 aprile 2019, ha approvato un pacchetto di misure per favorire lo sviluppo economico chiamato “Decreto Crescita”.
Sintetizzando le principali misure di incentivo, sulla base delle bozze del Decreto Crescita circolate negli ultimi giorni, segnaliamo:
- Superammortamenti: viene disposta la loro reintroduzione già da aprile 2019 con la maggiorazione fissata al 30% e con un tetto massimo a 2,5 milioni di euro;
- Mini-IRES: la misura agevolativa, introdotta nella Finanziaria 2019, viene già ridisegnata, semplificandone i caratteri, che erano apparsi da subito estremamente complessi e di difficile applicazione pratica. Il nuovo meccanismo premierà gli utili trattenuti nella società (autofinanziamento) senza correlarli specificatamente ad una destinazione specifica. L’aliquota ridotta passa però dal 15% al 20%.
- Deduzione IMU dal reddito d’impresa: viene innalzata progressivamente la percentuale di deducibilità dal reddito imponibile di tale Imposta (era 40%, ora 50% e poi 60%).
- Forfettari: viene esteso anche ai contribuenti forfettari l’obbligo di effettuare le ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipendente e sui redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente.
- Detrazioni fiscali “Eco-bonus” e “Sisma-bonus”: al posto della detrazione in dieci anni, i contribuenti potranno ricevere dai fornitori un immediato sconto di importo complessivamente simile. I fornitore recupererà poi lo sconto praticato in 5 esercizi sotto forma di credito d’imposta.
Sono inoltre previste ulteriori disposizioni che estendono la definizione agevolata dei debiti tributari a quelle amministrazioni locali che delibereranno in merito.
Altre misure invece potenziano e/o prorogano:
- Credito d’imposta Ricerca e Siluppo;
- Patent Box;
- Regime fiscale speciale degli “Impatriati” (o “controesodati”);
Viene infine previsto un bonus per le aggregazioni d’imprese.